Gli e-commerce sono ormai una realtà in netta crescita, e sempre più italiani scelgono ogni anno di affidarsi a negozi online per i propri acquisti. Detto ciò, un dubbio sorge: è ancora conveniente investire in questo settore? Cerchiamo di capire come funziona.

Come funziona il mercato dell’e-commerce in Italia

Alcuni dicono che creare un negozio online sia ormai una cosa trita e ritrita, e non sia possibile avere il successo di una volta con questo genere di impresa. Altri, invece, affermano che nonostante il mercato sia pieno ci si può sempre fare spazio, soprattutto negli ambiti di nicchia.

Il modo migliore per capire o meno il settore in cui si vorrebbe investire è conoscerlo. I settori in maggiore crescita nell’ambito degli acquisti online in Italia sono:

  • Alimentari e farmacia, soprattutto perché in seguito alla pandemia sempre più persone hanno avuto bisogno di ordinare i beni di prima necessità ed i medicinali a domicilio.
  • L’arredamento, in quanto le vetrine online permettono di avere maggiore scelta e tagliare i costi della consegna dal negozio.
  • L’abbigliamento, da sempre grande passione per gli italiani, ed i negozi di elettronica ed informatica.

Alcune novità: acquisti online a rate senza busta paga

Tra le novità degli e-commerce che stanno riscuotendo successo anche in Italia al giorno d’oggi, esiste una forma di pagamento virtuale che è una sorta di finanziamento. Un po’ come la proposta di PayPal, che permette di pagare in 3 rate i propri acquisti, senza tra l’altro dover pagare alcun tipo di interesse.

Questa rivoluzione, però, non è l’unica. Lo stesso tipo di servizio è stato già prima presentato da servizi virtuali quali Scalapay e Clearpay, con i quali si paga rispettivamente in 3 e 4 rate. Una rivoluzione che in molti e-commerce hanno scelto di abbracciare, in modo tale da attirare sempre più clienti.

Perché puntare sugli acquisti online nel 2022

La vendita online ha oggettivamente diversi pregi, sia per il cliente che per il venditore. Chi acquista, infatti può farlo:

  • Da qualsiasi luogo, in quanto qualsiasi posto è raggiungibile attraverso una spedizione tramite posta o corriere.
  • Con qualsiasi mezzo, ovvero tramite computer, cellulare ma anche intelligenza artificiale – è il caso di Alexa, che sta già rendendo possibile la scelta dei prodotti attraverso comunicazione vocale.
  • In qualsiasi valuta, in quanto non ci sarà bisogno di cambiare denaro se non si hanno euro con sé.
  • In qualsiasi lingua, in quanto se un sito non è stato tradotto nella lingua d’arrivo esistono comunque dei tool perché questo venga fatto automaticamente, come per esempio da Google.

Per quanto riguarda chi rivende, vale più o meno la stessa regola. D’altronde possedere un e-commerce permette di lavorare:

  • Ovunque (a patto che si possieda un magazzino gestito da terzi, oppure che si faccia dropshipping).
  • Quando si vuole, perché il negozio è aperto 24 ore su 24 e solitamente funziona in modo automatico o semi-automatico.
  • Con più attenzione, andando a “scovare” i clienti più adatti attraverso i metodi di tracciamento delle loro abitudini e operazioni di marketing mirate anche attraverso i social network.
  • Non dovendo più pagare affitto, se non eventualmente quello del magazzino. Non essendoci una vetrina reale, d’altronde, non è necessario possedere una sede fisica costosa, come nel caso delle vie importanti di ogni città.

Consigli su come investire sugli acquisti online

Per investire sull’e-commerce bisogna soprattutto ricordarsi che, come nel caso di ogni impresa, non si tratta di un gioco. Sul lungo termine, infatti, questo genere di azienda permette di avere un guadagno quasi passivo, ma all’inizio bisognerà lavorare parecchio.

Se, invece, si vuole bypassare quella fase iniziale, si potrà scegliere di rivolgersi a strumenti come Flippa, che si occupano di rivendere siti di acquisti online ed altre imprese digitali già avviate al migliore offerente, che dovrà quindi prendersene cura in un secondo momento. In entrambi i casi, però, bisognerà ricordarsi di studiare un po’ il funzionamento di questo settore per non trovarsi impreparati e, soprattutto, in perdita.